L'Isola era conosciuta dai marinai arabi e asiatici già a partire dal X secolo. Mentre tra gli Europei i primi furono i marinai Portoghesi che vi approdarono una prima volta nel 1507, stabilendovi una base, successivamente abbandonata, l'Isola di Mauritius tornò quindi disabitata.
Nel 1598, tre delle otto navi della Seconda Flotta Olandese, inviate alle Isole delle Spezie si trovarono sulla rotta dell'Isola di Mauritius spinte da un ciclone, che costrinse i marinai allo sbarco sull'Isola con un approdo fortuito, in questa occasione gli fù attibuita l'attuale denominazione in onore del principe Maurizio di Nassau, rivendicando l'Isola di Mauritius in favore dell'Olanda.
Nel 1638, i coloni Olandesi stabilirono stabilirono il primo insediamento permanente sull'Isola di Mauritius. Successivamente a causa delle difficili condizioni climatiche, Cicloni ed erosioni della costa, gli Olandesi abbandonarono l'Isola alcuni decenni più tardi.
La Francia, che già controllava la vicina Le Bourbon (adesso denominata Réunion) conquistarono Mauritius nel 1715 e in seguito ribattezzandole "Isole di Francia". Sotto il dominio Francese, l'Isola ha sviluppato una prospera economia basata principalmente sulla produzione dello zucchero.
Durante le guerre Napoleoniche (1803 - 1815) gli Inglesi volendo ottenere il controllo dell'Isola, nonostante la vittoria nella battaglia navale di Gran Porto, ottenuta dagli uomini di Napoleone, tre mesi più tardi i Francesi presenti sull'Isola si dovettero arrendere all'invasione Britannica avvenuta nei pressi di Capo Malheureux. La Francia formalmente si arrese il 3 dicembre 1810, a condizione che l'Inghilterra consentisse ai Coloni di mantenere le loro terre e le loro proprietà, continuando ad utilizzare la lingua Francese e che le Leggi locali facessero ancora riferimento al Diritto Francese sia materia Civile che Penale. Sotto il dominio Britannico, il nome della Isola ritornò a Mauritius.